Caso Orlandi, la storia degli sparititi con gli appunti scritti a mano da Emanuela

Uno spartito con degli appunti scritti a penna da Emanuela Orlandi. Negli ultimi giorni si è tornati a parlare di questo ritrovamento poiché, proprio nell'ultimo periodo, le attenzioni della commissione bicamerale di inchiesta sui casi di scomparsa Orlandi e Gregori si sono concentrate su questo elemento. "Potrebbero essere stati scritti su indicazione di chi aveva in mano la ragazza magari anche solo per un breve periodo di tempo", è l'ipotesi lanciata dal senatore Andrea De Priamo, presidente della commissione parlamentare, che da oltre un anno si trova al lavoro sui casi di scomparsa e sta esaminando migliaia di documenti.
Lo sfogo di Pietro Orlandi: "Gli appunti sullo sparitito non sono una novità"
In molti nelle ultime ore hanno trattato la notizia degli spartiti come una novità, un passo avanti sul caso Orlandi. Non appena appreso cosa stava succedendo, il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, ha affidato il suo sfogo ai social.

"Spuntano appunti scritti sulla pagina di uno spartito, è la notizia di oggi. Ma come spuntano? Sono spuntati 40 anni fa. Il foglio di uno spartito con la scrittura di Emanuela lasciato dai presunti rapitori . All'epoca era su tutti i giornali e telegiornali. Come può essere una notizia novità?", si chiede.
Gli sparititi ritrovati dopo la scomparsa di Emanuela
Nell'ultimo periodo, l'impegno dei membri della commissione si stanno concentrando sugli spartiti della quindicenne vaticana scomparsa il 22 giugno 1983 da Roma. A creare grande attenzione soprattutto il fatto che, sui fogli di spartito, ci fossero degli appunti scritti a mano la stessa Emanuela Orlandi. Gli appunti manoscritti, però, non sono certo una novità nel caso di scomparsa della ragazzina.
Quando sono stati ritrovati gli sparititi di Emanuela Orlandi
Il ritrovamento degli sparititi di cui si è tornati a parlare nelle ultime ore risale al 4 settembre 1983, poco più di due mesi dopo la scomparsa di Emanuela, il 22 giugno 1983, a una settimana circa dal nuovo appello di Giovanni Paolo II da Castelgandolfo per la liberazione di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Con una telefonata all'agenzia Ansa l‘Americano ha fatto sapere di aver recapitato una lettera in un furgone della Rai proprio a Castelgandolfo, durante l'udienza del Papa, nonostante le misure di sicurezza.
Nel corso della stessa chiamata, ha fatto sapere anche di aver lasciato altro materiale in un cestino in Porta Angelica. Lì, a pochi metri dalla casa in cui Emanuela viveva con la sua famiglia, una busta gialla è stata ritrovata in un cestino dei rifiuti. All'interno del plico, c'era la fotocopia del frontespizio di un album con gli spartiti per flauto del compositore Hugues, che Emanuela aveva con sé il giorno del rapimento.
Gli appunti scritti a mano sulle tre amiche di Emanuela Orlandi
Gli appunti scritti a mano dalla quindicenne sono stati ritrovati all'interno dello spartito. Nelle pagine c'erano scritti i nomi di tre sue amiche, Laura Casagrande, Gabriella Giordani e Carla De Blasio, con i rispettivi indirizzi. La prima, già ascoltata da inquirenti e parlamentari, è quella conosciuta come la ragazza della fermata dell'autobus. Ha più volte ritrattato la sua versione. Davanti ai membri della bicamerale ha detto di non aver visto Emanuela in attesa del bus. Anche la seconda ragazza, Gabriella Giordani, è stata ascoltata dai parlamentari: lei ed Emanuela si sarebbero dovute incontrare con il gruppo di amici sul Lungotevere. Sono rimasti un paio di ore ad aspettarla, per tornare a casa insieme, ma non è mai arrivata.
Oltre ai riferimenti alle tre amiche, come si legge in Cercando Emanuela, libro scritto dall'avvocata che assiste la famiglia Orlandi, Laura Sgrò, nelle tre facciate manoscritte si leggono ulteriori informazioni. "Si afferma che la questione Orlandi si era chiusa il 20 luglio, e che la colpa è del Vaticano che non ha voluto lo scambio con Ağca. Si accusa anche il Vaticano di aver fatto sparire il nastro del 14 luglio e viene negata l’esistenza del fronte Turkesh, attribuendo i Komunicati (del 4, 8 e 13 agosto) a funzionari italiani o vaticani".
